Stagista con formazione universitaria
Cancelleria federale - lo stato maggiore del Consiglio federale
Il/la titolare del posto supporta la Sezione nell’elaborazione delle basi di cui necessitano il Consiglio federale e il cancelliere della Confederazione per effettuare la pianificazione, la gestione e il rendiconto politici e collabora nell’ambito della formazione nella gestione delle situazioni di crisi.
Mansioni
- Redazione degli obiettivi annuali e del rapporto di gestione per i dipartimenti e la Cancelleria federale
- Preparativi nell’ambito della formazione nella gestione delle situazioni di crisi
- Contributo all’elaborazione di basi nell’ambito del sistema di indicatori per il Consiglio federale e il Parlamento
Requisiti
- Studio universitario in scienze sociali
- Conoscenze approfondite della politica svizzera
- Attitudine al lavoro autonomo e capacità di considerare tutte le eventualità nonché ottime capacità concettuali e redazionali
- Senso di responsabilità, orientamento alla prestazione e resistenza allo stress
- Ottime conoscenze di una seconda lingua ufficiale (C1)
Informazioni complementari
Per ulteriori informazioni contattare:
Lorenzo Cascioni, capo della Sezione pianificazione e strategia, tel. 058/462 38 90.
Entrata in servizio: 1° agosto 2018
Durata dello stage: 31 gennaio 2019
Ammissione allo stage universitario: la fine degli studi non deve risalire a più di un anno prima.
Numero di riferimento: 33818
Il datore di lavoro
In quanto stato maggiore del Consiglio federale, la Cancelleria federale coadiuva il governo nella preparazione, lo svolgimento e il seguito delle sedute. Gestisce e coordina la comunicazione del Consiglio federale ed elabora la pianificazione politica per il governo.
La Cancelleria federale organizza inoltre le votazioni e le elezioni sul piano federale. È l’interlocutrice dei comitati d’iniziativa e dei comitati referendari e verifica la riuscita formale delle iniziative popolari e dei referendum.
L’Amministrazione federale è attenta ai diversi vissuti dei suoi collaboratori e ne apprezza la diversità. La parità di trattamento gode quindi della massima priorità.