Stagista universitario/a per la Piattaforma nazionale Giovani e media
“Assicuriamo il futuro”
I Giovani e media è la piattaforma nazionale dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali per la promozione delle competenze mediali. Nella sua funzione, il/la titolare del posto fornirà un contributo attivo per insegnare ai bambini e ai giovani a utilizzare i media in modo sicuro e responsabile. Il posto è limitato a un anno.
Mansioni
- Svolgere attività redazionali (sito Internet giovaniemedia.ch, newsletter, pubblicazioni stampate)
- Contribuire all’attuazione di misure nel quadro degli attuali temi centrali («Protezione dei dati» e «Discriminazione e discorsi d’odio»)
- Rispondere alle domande di cittadini
- Organizzare eventi
- Svolgere lavori di ricerca e fornire sostegno amministrativo al gruppo che si occupa della piattaforma
Requisiti
- Titolo di studio universitario o di una scuola universitaria in scienze umane o sociali o nell’ambito della comunicazione (ottenuto non più di un anno prima dell’inizio dello stage), di preferenza alla prima esperienza professionale
- Interesse per il tema della protezione della gioventù dai rischi dei media
- Spirito di gruppo, flessibilità e doti comunicative; capacità di lavorare autonomamente e di affrontare in modo rapido nuove tematiche
- Buone doti redazionali e dimestichezza nell’utilizzo di Typo3 o di un altro sistema CMS
- Buone conoscenze attive di due lingue ufficiali
Informazioni complementari
Per ulteriori informazioni si prega di rivolgersi al signor Daniel Bollinger, co-responsabile del Settore Questioni dell’infanzia e della gioventù, tel. +41 58 485 07 83. Numero di riferimento: 41089
Il datore di lavoro
L’UFAS provvede affinché la rete di sicurezza sociale funzioni in modo ineccepibile e sia pronta ad affrontare nuove sfide. Inoltre funge da centro di competenze della Confederazione per le questioni inerenti alla famiglia, all’infanzia, alla gioventù, alle relazioni intergenerazionali e alla politica sociale.
L’Amministrazione federale è attenta ai diversi vissuti dei suoi collaboratori e ne apprezza la diversità. La parità di trattamento gode quindi della massima priorità.